Chi avrà successo nel futuro della Local Search?

Aggiornato il 17 Ottobre 2013

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logo2Presso il SES di San Francisco si è tenuta una conferenza presieduta da Gregg Stewart, presidente della Geary LSF ed incentrata sui cinque livelli della local search già discussi in un precedente articolo.

Stewart è andato anche oltre, ed ha proposto quelle che a suo avviso sono le migliori strategie da seguire per affrontare con successo il futuro della local search. Uno dei problemi maggiori è che oggi non si è sufficientemente agili: si è in grado di raccogliere una quantità industriale di dati, ma della maggior parte di essi non sappiamo come utilizzarli, mancando così l’appuntamento con l’approfittare di questa opportunità.

logo4Il punto è continuare a testare. Ciò che non ha funzionato sei mesi prima, potrebbe funzionare adesso. Ciò che “si è già tentato in passato”, va messo nella condizione di essere testato nuovamente. Bisogna sempre tenere a mente che nel mercato locale i cambiamenti marciano in fretta ed è bene essere preparati ad essi. L’agilità è quindi indispensabile ed è raggiungibile tramite innovazione costante, sperimentazione e pianificazioni di budget.

Stewart ha quindi lasciato la parola a Howard Lerman, AD di Yext, svelando una sorta di “guerra” tra i vari big della local search livello per livello.

logo1La “guerra” della Local Search

C’è una vera e propria guerra in corso sulla local search, scoppiata a causa del settore mobile. Oggi esistono possenti piattaforme che combattono per averne il predominio di utilizzo: Google, Apple, Microsoft, Yelp.
Per vincere questa guerra, è necessario offrire agli utenti i migliori servizi di mappatura possibili. I cinque livelli esposti da Steward sono funzionali ad essere considerati come cinque “aree di battaglia” nella local search. Allo stato odierno, chi sta vincendo e chi no? Scopriamolo.

I dati dell’attività

I dati di localizzazione non sono un documento statico, ma ormai sono elementi sempre soggetti a modifiche di informazioni, dunque per avere un vantaggio è necessario essere autosufficienti fondendo differenti fonti. Ad esempio, Google ha acquistato Waze, mentre Facebook ha collaborato con Yext.

Vincitori: Nokia, Google, Foursquare, Facebook

Perdenti: Groupon, Apple, Amazon

Apple non ha (ancora) fatto valere importanti sinergie al riguardo, Groupon e Amazon si focalizzano per lo più sui dati di prodotto rispetto a quelli di localizzazione.

logo5Personalizzazione

Per vincere questa battaglia è necessaria esperienza nella ricerca e enormi quantità di dati. Anche qui vediamo Apple perdente. Yahoo è vincitore quanto Google e Microsoft perché non vende i propri dati di ricerca locale.

Vincitori: Microsoft, Google, Yahoo

Perdenti: Apple, Groupon

Interfaccia

Qui è in vantaggio chi ha il controllo di un sistema operativo proprietario assieme a dati sul traffico in tempo reale, eccellente design e tecnologia. Ecco perché i social network sono svantaggiati, dal momento che hanno tutto in un’unica directory. Quindi proclamiamo:

Vincitori: Nokia, Apple, Google

Perdenti: Facebook, Yelp, Foursquare

Facebook necessita di un’interfaccia utente che al momento non ha. Yelp sembra simile a dieci anni fa ed utilizza le Google Maps anziché un sistema proprietario, così come Foursquare.

Transazioni

Sulle transazioni sono avvantaggiati coloro che dispongono di dati in fondo alla catena di acquisto. I motori di ricerca quindi perdono questa battaglia, perché se è vero che un utente comincia da lì una ricerca, non è lì che la finisce.

Vincitori: Groupon, Amazon, Yelp

Perdenti: Google, Yahoo, Bing

logo3Consegna

Sulla fase di consegna è in vantaggio chi dispone di una rete distributiva proprietaria. In questo modo si ha il controllo sulla fornitura del servizio, potendo offrire un servizio sempre migliore. Ad esempio, Facebook è perdente perché offre solo regali virtuali, che non prevedono quindi una vera e propria consegna..

Vincitori: Amazon, Groupon, Walmart

Perdenti: Apple, Facebook, Google

Chi è quindi il vincitore di questa guerra nella local search?
Secondo Howard, ne beneficia la concorrenza e quindi il vincitore è il consumatore, che trae benefici da essa.
Non possiamo sapere se in futuro vedremo una “social map” di Facebook o una “product map” di Amazon, questo ce lo dirà solo il tempo.

Una risposta

  1. Grazie dell’articolo Fabio 🙂
    Non conoscevo ad esempio Yelp : ce ne sono altri di portali simili dove inserire le attività locali ?
    Ciao

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