Il mondo della Local Search è in continuo cambiamento, soprattutto in questo periodo: tra introduzione di nuove funzionalità, eliminazione di quelle ritenute non valide e adattamenti a contesti legislativi come il DMA.
Da un articolo di Forbes apprendiamo di un paper scientifico del CESifo che l’eliminazione del “one-click” (ossia il link diretto) a Google Maps ha comportato più sbattimenti (in termini di costi di ricerca più elevati) per gli utenti, senza aumentare significativamente la scoperta o l’adozione di servizi di mappatura alternativi nel breve periodo.
L’introduzione dei Siti di Luoghi (Places Sites) è stata insoddisfacente, poiché viene cliccata da meno del 2% degli utenti , come abbiamo visto in questo studio sugli Hotel o in questo sui Servizi per la casa.
La UE ha contestato a Google il mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal DMA e l’azienda americana sta testando una nuova visualizzazionedove i Siti di luoghi (Places site) sono molto simili ai luoghi (Places), sono quasi allo stesso livello.
Da vedere quali saranno i risultati effettivi con questa modifica.
Oltretutto ha cominciato a farsi vedere anche in Italia l’AI Overview, ovvero risposte generate dall’intelligenza artificiale che riassumono le informazioni principali di una ricerca.
Ma la vera novità (in arrivo) è AI Mode, un nuovo strumento sperimentale che porta un chatbot avanzato direttamente dentro la ricerca di Google. È una versione di ciò che Microsoft aveva inizialmente fatto con l’introduzione di Bing Chat.
Gli utenti che hanno accesso vedranno una scheda o un pulsante “AI Mode” nella parte superiore della pagina; cliccandoci, entreranno in un ambiente completamente basato sull’intelligenza artificiale, dove potranno interagire liberamente con i contenuti e porre domande di approfondimento.
Secondo il post ufficiale sul blog di Google, “Ciò che rende questa esperienza unica è la combinazione delle capacità avanzate del modello con i migliori sistemi informativi di Google, il tutto integrato direttamente in Search. Gli utenti possono non solo accedere a contenuti web di alta qualità, ma anche sfruttare fonti aggiornate in tempo reale, come il Knowledge Graph, informazioni sul mondo reale e dati sugli acquisti relativi a miliardi di prodotti.”
È quindi un ibrido tra ricerca AI e web search, che unisce la ricerca sul web, dati sui prodotti, conoscenza e informazioni locali (queste ultime presenti nella demo), combinandole con le capacità conversazionali di Gemini.
Non resta che aspettare quali saranno i risultati sull’esperienza utente e sulle conversione ma potrebbe rappresentare una vera svolta per Google nella competizione con gli altri sistemi AI, prima tra tutto ChatGPT.