La fuga di notizie della Google Search API di maggio 2024, di cui si sta parlando tanto, rivela anche dettagli specifici sulla ricerca locale, come il ruolo delle categorie, l’intento locale, l’analisi delle query e il trattamento speciale riservato alle categorie e ai brand ad alto volume.
Prima di tutto una nota. Questa fuga di notizie è stata confermata da Google stesso, quindi non è un fake.
Ma bisogna essere consapevoli che i documenti pubblicati non forniscono un quadro completo degli algoritmi realmente utilizzati, ad esempio non hanno date (magari alcuni aspetti potrebbero essere obsoleti), non dicono in quali contesti si applicano, non sappiamo quale peso viene dato ad ognuno dei 14000 punti rivelati.
È un po’ come dare gli ingredienti di una ricetta senza sapere se gli ingredienti sono ancora buoni e senza fornire la procedura precisa e le quantità da usare.
Ciononostante offrono preziose indicazioni per i professionisti SEO e vale la pena quindi dedicarci del tempo per studiarle.
La prima considerazione complessiva da fare, come osservato da Mike King e da molti altri, è che strategicamente serve un approccio olistico alla SEO, che sfrutti temi più ampi come l’architettura del sito, la rilevanza tematica, l’intento dell’utente e l’ottimizzazione basata sulle entità. Questo approccio potrebbe essere più efficace rispetto al semplice targeting di parole chiave specifiche.
Sono disponibili tantissime analisi e video sull’argomento, ma in questo spazio mi concentrerò sull’impatto di questi documenti nell’ambito della Local SEO, rifacendomi anche ad altri articoli, che vi consiglio di leggere se volete approfondire l’argomento. In particolare consiglio i seguenti:
Se non hai voglia leggerli tutti, ecco alcuni takeaway strategici per chi si occupa di local:
- Google sembra utilizzare i dati dei click per determinare la rilevanza locale e questo può includere i clic sui Google Business Profiles (GBP) oltre che sui siti web. È il cosiddetto“NavBoost”.
- L’importanza dei segnali a livello di sito suggerisce che l’architettura complessiva del sito abbia un impatto notevole sul posizionamento delle singole pagine, comprese le pagine locali.
- Google sembra cercare e correlare riferimenti a entità provenienti da più fonti, inclusi contenuti on-site e persino trascrizioni di video YouTube. Tieni in mente che le attività locali sono entità e sono legate al Knowledge Graph di Google.
- I documenti si riferiscono ripetutamente a un insieme speciale di criteri per la valutazione delle catene (cioè, attività con più sedi). Google sembra dedicare molto impegno nel determinare se le query e i contenuti web siano correlati alle catene, che sono trattate diversamente dalle altre attività locali.
- Si fa riferimento al fatto che Google tenga presenta l’autorità di un Google Business Profile quando classifica un sito web e viceversa. Sembra anche esserci una classificazione specifica per i siti di directory locali. Questo lo dico da tempo basandomi su altre evidenze.
- Alcune categorie (come caffè, hotel, ristoranti) sembrano essere trattate in maniera differente dalle altre. Sembra inoltre che ci sia una mappatura specifica per keyword ad alto volume.