Schede Local duplicate: perché succede e perché creano Problemi

Aggiornato il 11 Luglio 2014

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Perché le schede duplicate sono un problema

Uno dei problemi maggiormente segnalati nell’ambito delle aziende locali è quello della gestione delle schede duplicate.
Questo non è un fattore secondario: le schede duplicate sono importanti, non vanno lasciate abbandonate al caso e devono sempre essere “rivedute e corrette”.

Innanzitutto, cominciamo con una definizione. Possiamo dire che delle schede si considerano duplicate quando un’azienda locale si ritrova più di una scheda per una singola sede localizzata sul web.
La presenza stessa di schede duplicate può comportare una serie di negatività, impedendo di fatto all’azienda locale di riuscire a farsi ben notare su Google e ad acquisire nuovi clienti.

Le Guide Linea di Google parlano chiaro al riguardo: “Non create più di una scheda per ogni sede fisica localizzata, indipendentemente che sia su un unico account o su account multipli”. Se è vero che ci sono alcune eccezioni, come nel caso di studi multi-professionisti, nella maggior parte dei casi non comprendere l’importanza di questo fattore può comportare alcune o tutte le seguenti conseguenze (fonte):

  1. in uno scenario di schede duplicate, non potrete mai sapere quale delle schede si posizionerà meglio delle altre. Potrebbe succedervi che una scheda con un vecchio indirizzo, un numero di telefono errato o altri problemi acquisti maggior visibilità della vostra scheda “ufficiale”. Di conseguenza i potenziali clienti potrebbero essere fuorviati da questi dati errati, comportando a voi perdite reali.
  2. Le valutazioni delle recensioni potrebbero risultare divise tra le varie schede. Anziché avere un singolo profilo con 30 belle recensioni, potreste trovarvi una scheda con cinque recensioni ed un’altra con venticinque. E se la scheda con sole cinque recensioni è la scheda visibile, l’importante reputazione che si sta creando sarà invisibile ai potenziali clienti.
  3. I principali motori di ricerca come Google non sapranno quale sia il listing di cui fidarsi, sia all’interno del proprio indice sia all’interno di altri indici su cui si basano per i dati. È necessario inviare ai motori di ricerca un segnale univoco e chiaro che riguardi il proprio business, da ogni posto da cui è lincato
  4. A causa del modo in cui i dati vengono trasmessi da un local business index ad un altro su Internet, anche un solo listing duplicato con dati non correti può essere replicato su più piattaforme. Vecchie schede con informazioni non corrette possono finire per creare nuovi listing (nuove schede) con errori duplicati e quindi fuorvianti.
  5. Gestire una singola scheda su una varietà di piattaforme può essere già piuttosto impegnativo. Se la vostra attività necessita di aggiornare le informazioni, e si è in presenza di schede duplicate, potreste finire per confondervi voi stessi, aggiornando la scheda sbagliata. Così le vostre modifiche potrebbero non comparire mai se la scheda che avete aggiornato non è quella che Google considera maggiormente autorevole e quindi meglio indicizzata.

Ricordate: le schede duplicate non sono sempre colpa vostra!
Mentre alcuni imprenditori possono aver effettivamente creato impropriamente più di una scheda per una singola attività localizzata, credendo per errore che questo li avrebbe aiutati con il posizionamento, in realtà molto spesso può succedere che queste schede duplicate siano automatiche e create sulla base dei dati locali che i motori di ricerca reperiscono. Indipendentemente dalla loro origine, però, il modo corretto di operare è sempre quello di provare a far rimuovere le schede indesiderate.

Nel mondo della local SEO, si passa molto tempo a “lottare” contro le schede duplicate.  I listing duplicati che appaiono nell’ecosistema della Local Search rappresentano un problema per molteplici ragioni. Yext, una società USA che opera in ambito local, con uno studio condotto dal fondatore di LocalSeoGuide Andrew Shotland, ha voluto approfondire la questione con uno studio specifico in più punti focalizzati su questa problematica (il white paper è scaricabile qui). Li ripercorriamo insieme uno per uno.

Es. Schede Duplicate per una stessa attività

ESEMPIO 1

 

ESEMPIO 2

Perché le schede duplicate sono negative

Ecco cosa può accadere in presenza di schede duplicate:

Frustrazione e confusione dei clienti

Quando qualcuno cerca un servizio in un’area localizzata e si imbatte in una scheda duplicata con dati scorretti o più schede della stessa attività, ciò può portare a frustrazione e confusione. E magari l’utente confuso va via.
Nel 2013, nel mercato americano si stimò che le informazioni errate delle schede siano costate 10 miliardi di dollari all’anno.

 Perdita di posizionamento locale

Google utilizza non solo le informazioni della scheda inserite da noi, ma prende i dati da una grande varietà di fonti, come ad esempio pagine gialle e siti aggregatori di dati, come parte del proprio algoritmo per il posizionamento locale. Avere schede duplicate o dati non consistenti tra le varie fonti disponibili può comportare problemi di posizionamento per query di ricerca rilevanti a livello locale.

La condivisione sui social si diffonde a macchia d’olio

Molti siti di ricerca locali permettono ai clienti di aggiungere elementi social come foto, video, recensioni, ecc al listing di un dato business. I motori di ricerca locali spesso utilizzano la presenza di questo tipo di contenuti negli algoritmi di ranking per i loro motori di ricerca interni e non è un mistero che Google preferisca quei profili aziendali che generano regolarmente contenuti.
Inoltre i profili con molti contenuti tendono anche ad essere maggiormente condivisi. Se un dato business presenta schede multiple, quest’attività sociale potrebbe diffondersi trasversalmente ai vari profili duplicati rendendo più difficile per il profilo “ufficiale” raggiungere un volume sufficiente di contenuti.

Problemi di comunicazione

Molti siti local consentono ai proprietari di schede verificate di rispondere ai clienti. Nel caso in cui esistono più schede per una data attività, potrebbe essere una vera sfida per l’azienda trovarle tutte per reclamarle e gestire le interazioni online attraverso più versioni di una stessa scheda, tanto più quando è utilizzata anche per generare e condividere contenuti.

Ma come è possibile che si generino schede duplicate? Scopriamolo qui di seguito, dando inoltre un’occhiata ai casi più comuni di schede duplicate.

Tipi comuni di schede duplicate

Schede Duplicati auto-create

Accade spesso quando un’azienda non attua nel tempo una precisa strategia per occuparsi delle proprie schede sul web. Tipicamente, succede quando più persone (magari all’intero della stessa azienda) rivendicano o aggiungono profili nelle varie directory e fornitori di dati senza essere a conoscenza che qualcun altro lo ha già fatto. Accade inoltre quando si passa da un consulente all’altro senza preoccuparsi di farsi passare i dati. Può accadere anche quando si sta usando un tool per aggiungere schede a vari aggregatori e siti e lo stesso tool non rileva efficacemente i duplicati.

Duplicati da siti aggregatori di dati

Esistono siti che aggregano informazioni (aggregatori) da una varietà di fonti (spesso anche migliaia) per determinare il nome di un’attività, l’indirizzo, il telefono, ecc. Il problema è che questi aggregatori non risultano molto efficienti nel mettere insieme le informazioni (è un lavoro duro con cui anche Googe combatte) e durante questo processo può verificarsi la creazione di più duplicati generando “inquinamento” sui risultati della SERP.

Duplicati creati dai publisher

Il problema della duplicazione riguarda anche le directory locali. Secondo il loro modello di business, infatti, ciò che conta è migliorare la presenza delle attività locali sulla loro rete, ma non si interessano (o non sanno nulla) su come questo influisce su come compariranno le informazioni delle aziende su Google. Ecco perché sorvegliare e far rimuovere questi dati può essere un processo lento e faticoso.

Cross-contaminazione di duplicati

A causa del web crawling si può generare un problema di collisione di dati nell’ecosistema del web soprattutto nel caso di siti agregatori. Ad esempio, se 3 siti di aggregatori prelevano i dati di un business da una directory locale, ma questi dati si rivelano errati, avremo schede duplicate con dati sbagliati. Non basterà andare a correggere i dati della directory locale, perchè rimarranno online le altre schede.

Come funziona il meccanismo con cui si creano schede duplicate

Cerchiamo di capire a un livello più profondo come si creano le schede duplicate. Ogni local search publisher si basa su decine di fonti con dati locali. Questi siti mettono insieme i dati provenienti da queste fonti attraverso due steps – Cluster e Conflate – fino ad arrivare a un insieme di informazioni che vengono mostrate all’utente finale.

Parliamo ad esempio di un ipotetico publisher “Bingo”. Quest’ultimo ricava informazioni da otto fonti (anche se generalmente sono molte di più) InfoGroup, Localeze, Axciom, IRS, BBB, Web Crawling, Business claim data, User generated data.

A questo punto, ipotizziamo che Bingo deve “matchare” i vari dati di un’attività fittizia, come ad esempio “Joe’s Pizza”, sita al numero 47 della 33a strada di Fargo.

Il primo step è il Cluster: il processo che ha come obiettivo quello di identificare i vari dati presenti sulle varie fonti e relativi al business in questione.

Screen1

Un processo che può sembrare semplice all’occhio umano ma che è più complesso per un sistema computerizzato. Ogni sorgente può avere informazioni differenti che riguardano “Joe’s Pizza”. I publisher devono sviluppare algoritmi in grado di analizzare e riconoscere i dati relativi al business e raggrupparli.

Ipotizziamo che il processo di cluster sia ottimale come se fosse stato effettuato dall’occhio umano. Il passo successivo è, a questo punto, la “Conflation”. In questa seconda fase “Bingo” deve fondere tutti i dati prelevati dalle varie fonti per decidere quale nome, indirizzo, telefono ed altri dati mostrare all’utente. La scelta viene fatta assegnando un ranking ad ogni elemento (NAP e sito) di ogni fonte. I dati che risultano avere il ranking più alto saranno scelti.

Screen2

In questo caso, il risultato corretto sarà ad esempio, il seguente:

Joe’s Pizza – Fargo (Localeze, ABC913)
31st Street Suite 47, Fargo ND (IRS, 99-13-019)
703-456-1234 (InfoGroup, 34131)
www.joespizzafargo.com (Web Crawling, 5011011)

Sfortunatamente, spesso i due processi non sono sufficienti a generare risultati perfetti. Infatti i duplicati si generano o per la presenza di informazioni errate nelle varie fonti o per errori nel processo di cluster.  Ad esempio, l’occhio umano riuscirebbe facilemente ad identificare due duplicati con dati differenti (34131 and 2141) relativi ad una stessa azienda (in questo caso Joe’s Pizza) e ad accorparli.

Screen3

È molto più difficile riuscire a ricreare un algoritmo che riesca fare la stessa cosa se consideriamo che in effetti l’attività presenta nomi diversi e numeri di telefono differenti. Non c’è nulla da unificare se non con l’intuizione! L’algoritmo di Bingo non sarà perfetto e non provvederà all’accorpamento.

In questo caso si creeranno due profili duplicati per Joe’s Pizza che appariranno su Bingo.com:

Correct Listing: (Bingo ID: 1910991)
Joe’s Pizza – Fargo (Localeze, ABC913)
585 31st Street Suite 47, Fargo ND (IRS, 99-13-019)
703-456-1234 (InfoGroup, 34131)
www.joespizzafargo.com (Web Crawling, 5011011)

Duplicate Listing: (Bingo ID: 6010987)
Joe’s Pizza & Pasta (InfoGroup, 2141)
585 31st Street, Fargo ND (Business Claim Data)
888-321-4991 (InfoGroup, 2141)

Come abbiamo già anticipato la presenza di profili duplicati può avere ripercussioni sull’attività e Joe’s Pizza dovrà provvedere ad eliminare quei duplicati.

Le Best Practices SEO per Publishers che hanno problemi di schede duplicate

Ecco come raccomandiamo ai siti publisher di adoperarsi con i doppi per il massimo beneficio a livello SEO:

Fare il redirect delle schede duplicate verso la scheda corretta

Redirect 301

Ove possibile utilizzare il redirect 301 (anche conosciuto come redirect permanente) dalle URL duplicate alla URL della scheda corretta, in modo da unificare il tutto ad un’unica scheda. In questo modo, quando i motori di ricerca si imbatteranno nelle URL delle schede duplicate, il redirect suggerirà ai motori di ricerca di unificarli nella URL indicata, trasferendo allo stesso modo tutto il valore SEO a quella URL.
Questa è la strada più efficace per concentrare tutto il ranking in una pagina. Uno dei lati negativi di questa tecnica è che potrebbe essere necessario del tempo affinché i motori di ricerca prendano in considerazione il redirect. Per velocizzare le cose, si può considerare di creare una Sitemap in html delle URL con le schede duplicate cui è stato fatto il redirect e linkarla dal footer o da un’altra pagina di mappatura. Questo aiuterà i motori di ricerca a trovare le URL più rapidamente.

Usare il Tag Canonical

Se per qualche motivo non volete utilizzare il redirect, allora la miglior soluzione è inserire il tag “canonical” nella sezione <head> della pagina duplicata in modo da indicare a Google la pagina da considereare come pagina ufficiale.

<link rel=”canonical” href=”http://www.site.com/pagina-ufficiale”>

Usare il 404

Se non potete fare un redirect né utilizzare il tag “canonical”, allora l’ultima soluzione potrebbe essrre quella di inserire un codice di risposta 404 sulle URL delle schede duplicate e rimuoverle così dall’interfaccia utente. Attenzione: questa soluzione non trasferisce l’eventuale valore SEO dalla scheda duplicata a quella ufficiale.

Le Best Practices per le aziende locali per sistemare le schede duplicate

Prima di cominciare a sbarazzarsi delle schede duplicate, ecco alcune cose da tenere in considerazione.

Controllate il ranking delle schede duplicate prima di eliminarle

Prima di sbarazzarsi di una scheda duplicata, verificate quali schede sono posizionate per le query di ricerca del brand e per quelle maggiormente rilevanti per il business. Se la scheda entra nei primi 50-100 risultati, potete considerare di utilizzarla come scheda ufficiale.

Controllate il traffico da referral

Utilizzando Analytics, controllate quali profili stanno generando traffico al vostro sito tra i vari siti publisher in cui siete presenti. Quei profili che vi stanno generando il grosso del traffico devono probabilmente essere mantenuti attivi.

Controllate le recensioni

Se le schede doppie sono state attive per un po’, ciascuna di esse può aver ricevuto una serie di recensioni su Google, Yelp e simili. Mantenete come scheda ufficiale quella con le migliori recensioni (ad esempio quella con più recensioni, più positive, più recenti, ecc.). Nel caso in cui aveste bisogno di aiuto nell’accorpamento delle schede, contattate il supporto di Google.

Controllate regolarmente le vostre schede

Come fatto notare in precedenza, il solo fatto di aver eliminato i duplicati non vuol dire che non se ne possano generare di nuovi. Quindi è buona norma controllare periodicamente i vari siti aggregatori ed i vari siti publisher per porre rimedio. Google Alert può aiutarvi a individuare e ad essere aggiornati ogni qualvolta ci siano nuove segnalazioni per la vostra attività.

Quando avete dubbi, chiedete un aiuto professionale

Come potete vedere, le schede duplicate e il loro processo di soppressione/accorpamento è piuttosto complesso. Qualora aveste bisogno di una consulenza per risolvere il problema sentitevi liberi di contattarci!

 

 

Una risposta

  1. Ciao Luca, grazie dei tuoi consigli!

    Ho un grattacapo con una scheda di un cliente che sto provando a sbrogliare finora senza successo: nonostante la presenza di una scheda local fatta da me e correttamente verificata, nonché collegata al sito, quando si fa una ricerca sulle SERP esce un rich snippet che fa riferimento al vecchio indirizzo della ditta, una scheda con un indirizzo errato mai rivendicata (quando ho preso in mano la cosa c’erano già due schede ed ho rivendicato quella con l’indirizzo corretto).
    Ho provato a segnalare la cosa più volte, senza successo.

    Hai qualche consiglio da darmi?
    Grazie,
    Gabriella

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