Aggiornamento di Dicembre 2014: Google ha cambiato idea e ha detto “abbiamo scherzato”, d’ora in poi non saranno più ammessi. Leggi tutto su https://www.localstrategy.it/nuove-linee-guida-gmb-dicembre2014/
Importante aggiornamento tra le linee guida di Google Places. Da oggi è possibile inserire un “descriptor”, attraverso la dashboard Places o Plus +, che aiuta gli utenti ad “individuare/localizzare” un’attività o descrivere ciò che l’attività offre…
Di seguito, riportiamo gli aggiornamenti tradotti inseriti nelle linee guida (al momento, in Italiano, l’aggiornamento non è ancora visualizzato):
- In aggiunta al nome reale del tuo business, puoi includere un singolo “descriptor” che aiuti gli utenti a individuare o capire quello che il tuo business offre.
- Esempi di titoli con descriptor (in corsivo) accettati: “Starbucks Downtown” or “Joe’s Pizza Delivery”. Esempi che non sarebbero accettati: “#1 Seattle Plumbing”, “Joe’s Pizza Best Delivery“, or “Joe’s Pizza Restaurant Dallas”.
Ricapitoliamo: è possibile inserire un SOLO descriptor ed è possibile inserire degli indicatori geografici, del tipo “in centro”. Inoltre, è possibile specificare la tipologia di servizio ma attraverso un unico “descriptor”: ad esempio, va bene “Consegna Pizza” ma non va bene “la miglior consegna”….
Restano sostanzialmente sempre valide le “classiche” indicazioni: mai inserire keyword stuffing nel title o cercare di spammare o enfatizzare il proprio nome per non incorrere in “provvedimenti” da parte di Google.
Questo aggiornamento è importante, e dimostra come Google sia ragionevolmente sicuro di tenere sotto controllo lo spam, confida in tutte le informazioni da lui possedute e recuperate tramite il crawling della Rete e non fidandosi del tutto di quanto dichiarato da noi.
Fonte originale: qui
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