Come Google conteggia i risultati Locali

Aggiornato il 17 Luglio 2013

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Potremmo pensare che il modo in cui Google conteggia i risultati Locali sia facile (1, 2, 3 … 10), ma non è così. Infatti, se diamo a un’occhiata allo screen shot di seguito capiamo come il “traguardo” dei 10 risultati nelle SERPs non sia sempre veritiero.

La ricerca per la query “orthodontist” include:

foto 1

Le due serie di numeri a sinistra rappresentano i due modi in cui la maggior parte delle persone senza alcuna esperienza Local Seo conterebbero questi risultati – 6 risultati organici “puri” o 13 risultati totali. Il problema è che quasi tutte le pagine dei risultati di Google hanno o 7 o 10 risultati organici. Quindi c’è una terza interpretazione – si tratta di una pagina con 10 risultati ma alcuni risultati del “gruppo LOCALE” (in questo caso “alcuni” = 4 risultati ) devono essere risultati “combinati”. In altre parole il gruppo LOCAL contiene risultati locali “puri” e risultati organici che sono trattati come risultati LOCALI.

Quindi, come facciamo a capire quali dei quattro risultati si “fondono”? Probabilmente siete a conoscenza dello “start” di Google = parametro URL. Anche se non lo avete mai inserito manualmente, lo si usa per tutto il tempo – è ciò che separa le pagine dei risultati di ricerca di Google. Quindi, se una query di base è la seguente:

<a href=”https://www.google.com/search?q=orthodontist”>https://www.google.com/search?q=orthodontist</a>

… la query per raggiungere la pagina due dei risultati si presenta così:

<a href=”https://www.google.com/search?q=orthodontist&start=10″>https://www.google.com/search?q=orthodontist&start=10</a>

Si scopre che “start = 10” è un po’ un imbroglio – significa sempre “Vai alla pagina 2”, anche se la pagina 1 è una pagina con 7 risultati. Come la maggior parte dei programmatori, anche Google pensa partendo da zero, quindi per una SERP tradizionale “10” indica in realtà l’11° risultato (la pagina uno indica i risultati 0-9).

E qui il discorso si fa interessante. Che cosa succede se si cambia il parametro “start=” in modo che sia qualcosa di diverso da un multiplo di dieci? Funziona bene e restituisce una pagina di risultati organici ridotti al minimo con la posizione assoluta specificata. In altre parole, l’impostazione “start=9” restituisce una pagina senza risultati locali che inizia con il 10° posizionamento organico

Si scopre che è possibile utilizzare in modo efficace questa tecnica per contare all’indietro e determinare i “veri” risultati organici, come se il gruppo locale non fosse mai apparso. È possibile passare direttamente a “start = 1”, che mostra la 2a posizione (“start = 0” sta per “comincia dall’inizio”, quindi bisogna fare alcune ipotesi circa il # 1 posto).

Usando questo trucco (“& start = 1”) per la query iniziale “orthodontist “, ecco i risultati:

foto 2

Visto che stiamo iniziando con # 2, questa pagina rappresenta in realtà i risultati organici 2-11. É un po’ strano, ma ha un senso.

Se abbiniamo le URLs della seconda lista con la pagina dei risultati originaria, siamo in grado di determinare non solo quali risultati sono stati mescolati, ma anche in quale ordine sarebbero apparsi senza l’influenza del gruppo dei 7 risultati locali. Qualcosa di simile a quanto segue (i risultati organici sono in verde, quelli locali vengono contati con “L” nel numero):

foto 3

In questo caso, i primi quattro risultati locali nel gruppo sono i risultati “miscelati”, ma il 4° risultato è in realtà # 9 nei risultati organici originali. Il gruppo locale attira un risultato organico che viene promosso (per tenere il gruppo strettamente legato), quindi in questo caso # 9 è in realtà superiore agli orginali #7 and #8.

Quello che in apparenza potrebbe sembrare un esercizio accademico può avere, invece, un’importanza strategica. Capire come si fondono i risultati organici e quelli locali ci fa capire cose importanti.

Google riempie il gruppo locale con 7 risultati di cui solo 3 sono “puri”. Ciò significa che esiste un’opportunità per i siti che potrebbero essere deboli sui fattori di posionamento organico ma che invece sono decentemente ottimizzati per le LOCAL.

C’è anche una potenziale opportunità per alcuni dei risultati organici di posizionamento inferiore di ottenere una promozione al di sopra di altri risultati organici, migliorando i loro fattori di ranking locali. Ad esempio, # 10 potrebbe saltare sopra # 7 e # 8 (utilizzando il metodo di conteggio organico) con alcuni sforzi rivolti alla SEO LOCAL. Nella SERP complessiva, # 10 potrebbe saltare solo dietro # 9, guadagnando efficacemente cinque posizioni.

Effettivamente, ci sono due algoritmi in gioco che si sovrappongono. I risultati “Locali” non sono più una considerazione puramente indipendente, e la “combinazione” è un processo dinamico che potenzialmente apre nuove opportunità. I risultati saranno sempre più “verticali”, quelli organici verranno modificati da sotto algoritmi specializzati. Essere visibile in queste SERPs significherà comprendere come tutti questi “pezzi” si incastrano assieme.

Fonte originale: clicca qui

 

 

 

Una risposta

  1. Infatti Google grazie a questa modifica e questo algoritmo (iniziata appunto del 2013) ha completamente rivoluzionato il mondo della ricerca delle attività soprattuo quelle locali. Ottime informazioni, un caro saluto

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