Gli orari di apertura impattano sul ranking della scheda Local

A partire da novembre,  Joy Hawkins,  ha notato enormi fluttuazioni nei risultati di ricerca locale e facendo delle analisi dei risultati, ha notato che esse dipendevano dagli orari dei listing.

Cosa ha fatto Google? Di cosa si tratta?

In sostanza, quando un’attività commerciale è chiusa, il listing appare in basso nelle ricerche. Se la vogliamo vedere da un altro punto di vista, Google ha impostato come attivo di default il filtro “aperto ora”.

Non stiamo parlando, quindi, di un vero e proprio segnale di ranking ma di un filtro sugli orari che però si ripercuote pesantemente sulla visibilità dei listing.

Il nuovo approccio di Google è già visibile sulle ricerche su browser (desktop e mobile), ma non ancora sull’App Google Maps. Qualcuno, per questo motivo, pensava potesse trattarsi di un bug, ma poi è arrivata la comunicazione ufficiale da parte di Google:

In realtà, soprattutto chi è avvezzo alla materia, sa benissimo che questo filtro sugli orari esiste da tempo; nei nostri corsi ne parliamo da anni e nelle nostre Audit Local Seo abbiamo sempre specificato che la gestione corretta degli orari ha un impatto indiretto sul ranking proprio perché l’utente ha la possibilità di filtrare i risultati sulla base dei giorni e degli orari della settimana, oltre che su “Aperto ora”.

Il grande cambiamento a cui stiamo assistendo consiste semplicemente nel fatto che ora il filtro sugli orari è di default.

Per fare un esempio:

da casa mia ho cercato “Farmacia” alle 6:11 dell’8 dicembre 2023 e mi è apparsa solo la farmacia di turno aperta:

Ho rifatto la stessa ricerca, dallo stesso posto, con lo stesso dispositivo,  il lunedì successivo alle ore 18:32, quando quasi tutte le  farmacie erano aperte e i risultati sono stati completamente differenti

Cosa implica questo nuovo approccio/funzionalità?

Il filtro sugli orari di default crea delle complicazioni rispetto all’utilizzo attuale: ad esempio, se cerco un’attività durante la pausa pranzo, perché ci voglio andare quando finisco di lavorare nel pomeriggio – ma magari quell’attività commerciale fa essa stessa la pausa pranzo –  non la trovo nei risultati proprio perché il listing è chiuso nella fascia oraria in cui l’ho cercato. Per vederla devo deselezionare il filtro “Aperti adesso” consapevole però del fatto che molte persone non vanno oltre le opzioni di default.

Anche la ricerca di un’attività in fase di chiusura può rappresentare un problema.

Si è notato, infatti, che il ranking cambia in prossimità dell’orario di chiusura: sembra che Google riesca a capire che nel tempo impiegato a raggiungere una data attività commerciale, potrei trovarla chiusa e quindi anche il ranking scende di conseguenza a vantaggio delle attività aperte.

Ribadisco, però, che questo nuovo “approccio” non è ancora stato ufficializzato da Google e che siamo ancora in una fase di studio e analisi per capirne a pieno i meccanismi.

Altre problematiche: i tool di reportistica delle SERP local non hanno la funzionalità di monitoraggio ora per ora, che possano tenere conto dei cambiamenti di posizionamento dei listing legati agli orari (i risultati si aggiornano di fatto sulla base del filtro degli orari), quindi siamo di fronte a un altro problema.

Ciò detto, mi aspetto che Google, che finora ha sempre mostrato di basarsi sui dati, sistemerà i risultati in maniera molto più precisa in base alle categorie, perché probabilmente per alcune categorie questo nuovo approccio ha molto senso, per altre un pochino meno.

Per il momento, però, non possiamo fare altro che tenere conto di questa nuova funzionalità.

Altre implicazioni riguardano l’ambito dello spam, ad esempio un’attività potrebbe decidere di impostare aperto H24 in maniera tale da evitare queste fluttuazioni nelle SERP, ma una tale decisione sarebbe una violazione delle linee guida di Google e potrebbe portare la scheda ad essere sospesa. Quantomeno, nella migliore dell’ipotesi, il listing potrebbe ricevere delle recensioni negative perché magari qualcuno contatta l’attività commerciale o vi si reca e la trova chiusa.

Questa funzionalità può portare anche delle “modifiche” al nostro business, intese come come cambiamenti strutturali. Ad esempio se io vado a studiare i competitor potrei individuare  un’opportunità di business, modificando l’orario di lavoro potrei modificare gli orari di apertura ed essere tra i pochi ad essere aperti in quella zona.

Questo post rimarrà aperto, perché siamo ancora agli inizi, vedremo come si evolverà.

Cosa ne pensi? Scrivilo nei commenti.

Se poi hai bisogno di consulenza per utilizzare al meglio l’ecosistema basato su Google business Profile sentiti libero di contattarci.

Foto di copertina di nchenga (CC BY-NC 2.0)