Per la terza volta, da 3 persone diverse, mi è stata posta la domanda se le schede Google Business sono realmente utili e se dedicare tempo a ottimizzarle porta effettivamente a risultati tangibili.
Questa ripetuta incertezza sottolinea una diffusa mancanza di conoscenza nel settore, a cui voglio rispondere qui.
Un po’ di Numeri su Google Maps e l’ecosistema collegato
Nel mondo sono dichiarati circa 1 miliardo di utenti mensili di Google Maps.
In Italia, secondo dati Audiweb, sono tra i 30 e i 34 milioni di utenti mensili.
Nella UE gli utenti che si loggano mensilmente su Google Maps sono circa 279 milioni di utenti (dati UE, febbraio 2023).
Addirittura l’app Google Maps, nel mondo, è più utilizzata di Instagram:
Se poi parliamo di ricerche sul motore, secondo Hubspot ce ne sono circa 5,6 miliardi al giorno, e considerando che un terzo hanno intento locale possiamo stimare che ogni giorno 1,6 miliardi di ricerche sono locali e che con altissima probabilità mostreranno schede Business.
Altro dato significativo: con l’entrata in vigore delle nuova direttiva europea DMA si stanno registrando dei grossi cambiamenti nelle SERPs tra cui la cancellazione da parte di Google del collegamento diretto a G Maps.
Risultato? Da Google trends si nota come il termine Maps abbia fatto registrare una crescita significativa, dimostrazione di quanto le mappe di Google siano utilizzate quotidianamente.
Sono sufficienti questi numeri per dimostrare l’importanza delle schede Google Business?
I 3 modi di utilizzo delle schede Google Business nel marketing
L’importanza delle schede è triplice, sono dei touch point fondamentali nel percorso che un utente fa per scegliere un’attività (la cosiddetta customer journey). In particolare voglio mettere il focus su 3 punti di vista differenti.
SEO Locale
Google è di fatto un sinonimo di motore di ricerca. E anche sulle ricerche locali è leader incontrastato.
Ma basta solo aprire una scheda o posso lavorare proattivamente per migliorarne la visibilità?
Bisogna lavorarci! Ricordo sempre una lezione di Enrico Altavilla che disse che dietro ad ogni modulo di ricerca c’è sempre un algoritmo di ordinamento più o meno complesso.
Google stesso fornisce una guida (molto generica) su come migliorare la visibilità della scheda, ammettendo di fatto che possiamo influenzarla.
Certo è bello ricevere traffico gratis, ma tieni sempre presente che siamo in un territorio non di nostra proprietà e quando cambiano gli algoritmi potremmo avere brutte sorprese. Ma vale la pena lavorarci, più avanti vedrai dei casi, in cui facendo ottimizzazioni i vari indicatori (KPI) aumentano.
Inoltre, si può lavorare sulla scheda non solo per amplificarne la visibilità, ma per aumentarne l’efficacia anche a parità di visitatori.
È stato dimostrato, ad esempio, che aggiungere molte immagini e ottenere recensioni positive aumenta le conversioni. Rispondere alle recensioni, pur non influenzando direttamente il ranking, è molto apprezzato dai lettori e migliorano i ritorni.
Riporto una tabella, molto generica e indicativa, sull’impatto che le varie azioni di ottimizzazione possono avere:
Social
Le schede Google Business presentano funzionalità social, come il feed discovery sotto la tab Esplora nell’app Google Maps (di cui metto un video illustrativo), i contenuti generati dagli utenti e la messaggistica.
Questi elementi aiutano a rendere la scheda più dinamica e interattiva. E permettono di scoprire nuove attività senza ricerca specifica. Proprio come succede sui social “classici”.
Comunicazione
I numeri di Google Maps e il suo ecosistema fanno si che siano strumenti potenti di comunicazione.
Una scheda curata trasmette professionalità e affidabilità, mentre contenuti incoerenti o trascurati possono danneggiare l’immagine dell’azienda come in questo esempio:
Chiediti sempre: I Contenuti della scheda (foto, video, testi) sono coerenti con tutto il resto della comunicazione? Questa scheda sarà probabilmente il primo spazio che un utente troverà quando ti cercherà.
Conclusione
Curare la scheda Google Business porta a un miglioramento dei risultati complessivi, aumentando la visibilità e le conversioni. È quindi fondamentale dedicare attenzione e risorse alla gestione di questi strumenti digitali per massimizzare la propria presenza online.
Alcuni esempi di risultati ottenuti:
CASE STUDY 1: settore turistico ricettivo
Aumento delle micro conversioni PRIMA dell’ottimizzazione e un mese DOPO l’ottimizzazione:
+ 73% di micro-conversioni in più dopo un mese dall’ottimizzazione
CASE STUDY 2: settore servizi per la casa (Impianti di riscaldamento)
Aumento delle micro conversioni PRIMA dell’ottimizzazione e un mese DOPO l’ottimizzazione:
+ 37% di micro-conversioni dopo l’ottimizzazione
Di seguito un’altro report di ranking per una keyword generica, dove ottimizzando la scheda siano riusciti a far apparire la scheda in un’area più ampia e quindi portare più contatti all’attività commerciale
