Google ha rilasciato un nuovo algoritmo per fornire risultati di ricerca locali più utili, pertinenti e accurati che sono più strettamente legati ai segnali di web ranking tradizionali. I cambiamenti saranno visibili nei risultati di ricerca di Google Maps e nei risultati di ricerca web di Google e potrebbero comportare per le attività locali, ripercussioni in alcuni casi molto evidenti in altri un po’ meno.
Google ha fatto sapere che il nuovo algoritmo di ricerca locale scende più in profondità includendo nei suoi sistemi di ranking locale centinaia di segnali che lo stesso Google utilizza per la ricerca web insieme ad altri elementi quali il Knowledge Graph, la correzione ortografica, i sinonimi, e altro.
Il nuovo algoritmo è stato lanciato per i risultati inglesi degli Stati Uniti e mira a fornire agli utenti che efftuano ricerche locali un’esperienza più utile e rilevante. Google non ha condiviso alcun dettaglio su se e quando l’aggiornamento sarà esteso in modo più ampio in altri paesi e lingue.
Google non ha commentato la percentuale di query colpite da questo aggiornamento algoritmico né ha specificato se sono stati utilizzati alcuni algoritmi di web spam.
Continueremo a tenervi aggiornati, cercando di capire cosa ha realmente comportato questo algoritmo nelle ricerche americane e se lo stesso avverrà anche in Italia!
Via SearcEngineLand
Update del 26 luglio 2014 di Luca Bove
Google Pigeon
In assenza di un nome ufficiale, Search Engine Land ha deciso di assegnare a questo update il nome di Google Pigeon perché i piccioni tornano sempre a casa.
I colleghi statunitensi si sono messi a studiare approfonditamente i cambiamenti in corso, nonostante vi sia ancora molto movimento in SERP. In particolare facevano notare che facendo la stessa ricerca in USA e poi su google.ca (in Canada non è girato l’update proprio come in Italia) si possono confrontare le modifiche avvenute.
Sembra che il fattore “distanza” sia diventato più importante, nel senso che il raggio di azione si è ristretto, il che indica una maggiore attenzione da parte dell’algoritmo ai risultati su smartphone.
Un altro effetto è quello della diminuzione forte della presenza del local pack sulle SERP, secondo il servizio di MozCast, su 5000 query localizzate risulta un crollo della presenza del Local Pack c’è anche un leggero calo del Carousel (che ancora non appare in Italia).
Ci sono però dei dubbi forti su questi dati, evidenziati da Enrico Altavilla nei commenti di un post su G+.
Qualche malpensante ha osato persino dire che Google abbia voluto diminuire i Local Pack perché occupavano troppo spazio, colpivano troppo l’occhio a scapito di Adwords… In fondo quasi tutti gli introiti di Google provengono da Adwords.
Ancora alcune categorie sono state cacciate fuori dal local pack (in particolare le agenzie immobiliari/real estate), mentre sono tornate altre categorie (ad esempio i SEO).
Per contro, le directory locali (come Yelp ad affini) sembra abbiano avuto un notevole aumento di ranking e sono stati risolti alcuni fastidiosi problemi evidenziati qualche tempo fa.
Quindi questo update ha modificato l’indice globale di Google, non solo quello Local.
Un’altra discussione interessante la trovate qui.
Non ci resta che aspettare, attendere magari una qualche dichiarazione ufficiale, vedere cosa succede e cercare di capire meglio sia la ratio di questa modifica, sia il funzionamento.
Update del 29 luglio 2014 di Luca Bove
Da fonti interne di Google è uscito fuori che nei prossimi mesi ci sarà il roll out fuori dagli USA. Ma non hanno detto nient’altro di interessante, ovvero per quale motivo è stato fatto questo update e magari anche come ;-).
Con questo update sono cambiate molto le SERP locali facendo sparire il local Box, ma meno di quanto inizialmente MozCast aveva fatto vedere.
Ciò deriva dal fatto che con questo update è stata modificatA anche la query string (il primo che se n’è accorto è il buon Enrico Altavilla) e quella usata da MozCast non andava più bene. Quindi ci sono state modifiche anche nella UI e su come Google presenta e raccoglie i dati.
Quello che è uscito fuori, aggiornando quel parametro è che la frequenza di apparizione del Local Pack è comunque scesa di circa il 24% delle SERP rispetto a prima, come mostrato da questo grafico (fonte sempre MozCast):
Questi dati dovrebbero essere più consistenti, e sono anche confermati da un’altra ricerca di WhiteSpark riportata qui che mostra dati analoghi.
Update del 30 Agosto 2014 di Luca Bove
Ecco un’altra analisi delle conseguenze dell’update di Pigeon effettuata da BrightEdge che ha trovato una diminuzione globale del local pack dell 11.26%.
L’aspetto interessante di questa analisi è la suddivisione per categorie e si possono vedere le categorie vincenti e quelle perdenti. Viene fuori ad esempio che il settore del lavoro perde oltre i 2/3 della visibilità, le agenzie immobiliari oltre il 63%, il settore dei film (presumo cinema+negozi di noleggio) il 35% e le agenzie di assicurazioni il 10%.
Parlando dei vincenti, nel senso che in media, il local box appare più spesso, acquisiscono visibilità il settore della ricettività con quasi il 30% in più, quello della ristorazione con quasi un 20% in più e quello della formazione con oltre il 10%.
Potete leggere l’annuncio ufficiale qui http://www.brightedge.com/blog/industry-specific-impact-google-pigeon-update/
Update del 22 Gennaio 2014
Pare che il Pigeon sia stato esteso anche a Canada, UK ed Australia come riportato da Search Engine Land
5 risposte
A me il nome Pigeon fa tornare in mente questo:-) http://www.google.com/technology/pigeonrank.html (amarcord)
Preistoria SEO 🙂 e grosso pesce d’Aprile e chi se lo scorda.
Il Pigeon mi mancava… ho iniziato a lavorare al SEO che si parlava già del Panda.