Una recente ricerca commissionata direttamente da Google in molti Paesi (Italia compresa) del mondo mette in evidenza che l’utilizzo degli smartphone ha trasformato il comportamento dei consumatori, anche per quanto riguarda le ricerche locali. La ricerca “Our Mobile Planet” è stata realizzata da Ipsos MediaCT per conto di GOOGLE e messa a disposizione di tutti, per ogni Stato in cui è stata condotta.
Interessanti i dati e le conclusioni che possiamo trarre circa il mercato del Belpaese nel relativo file.
Il dato che salta subito all’occhio è che il 92% degli utilizzatori di smartphone ha effettuato ricerche locali e soprattutto ben l’84% ha quindi intrapreso delle azioni reali come conseguenza delle ricerche.
La frequenza delle ricerche è incessante: il 28% le effettua ogni giorno e il 60% lo fa almeno una volta a settimana.
In che cosa consistono le azioni reali intraprese dagli utenti che hanno effettuato delle ricerche locali?
Sul totale delle ricerche, l’azione più “gettonata” è stata la visita all’attività commerciale (60%) sul sito internet o nella sede vera e propria.
Fanno seguito: contatto con l’attività commerciale (48%), realizzazione di un acquisto (30%) e passaggio di informazioni ad altri (24%, il totale è superiore al 100 perché spesso vengono compiute più azioni insieme).
Come possiamo notare, quasi un utente su tre alla fine compie l’acquisto e uno su quattro svolge l’importantissima funzione del “passaparola”, tramite recensioni sull’attività o raccomandandola attivamente ad altri.
Questo deve far ben comprendere come ogni singolo cliente deve esser trattato con medesima cura, in caso contrario basta poco per perdere un’intera schiera di potenziali clienti a seguito di recensioni negative.
Vi è anche una sorta di integrazione tra pubblicità tradizionale e attività online su smartphone. Alla specifica domanda “Pensando agli ultimi 6 mesi, con che frequenza hai utilizzato il tuo smartphone per effettuare una ricerca dopo aver visto un annuncio su una rivista, su un manifesto, alla tv o in un negozio?” oltre la metà del campione ha risposto di aver eseguito ricerche a seguito dell’annuncio. Particolarmente recettiva è stata la televisione (61%), seguita dalla pubblicità in negozio (57%), da quella su riviste e giornali (53%) e da quella su cartelloni pubblicitari (52%). Ciò vuol dire che la comunicazione pubblicitaria sui mezzi tradizionali va in ogni caso ripensata in un’ottica globale, che include l’elevata possibilità di ricerche successive effettuate direttamente su smartphone dai potenziali clienti che osservano l’annuncio.
La ricerca completa potete scaricarla qui in formato pdf. Qui di seguito vi mostriamo quelle che a nostro avviso sono le informazioni maggiormente rilevanti.
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